Veicoli a fine vita, il target Ue è sempre più irragiungibile

Per il settimo anno consecutivo dall’introduzione dell’obiettivo vincolante di recupero, la filiera italiana dei veicoli a fine vita si conferma incapace di raggiungere il livello di performance che l’Unione europea chiede a tutti gli Stati membri di garantire. Dal 2015 avremmo dovuto recuperare almeno il 95% in peso delle auto dismesse, ma il traguardo continua a restare lontano. Anche nel 2021, scrive ISPRA nell’ultimo rapporto rifiuti speciali, “si assiste ad una sostanziale stabilità”, con la filiera bloccata all’84,3%, leggermente sotto il target dell’85% di reimpiego e riciclo, ma distante ben dieci punti dall’obiettivo di recupero complessivo.

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