Auto elettrica, l’industria al bivio

Una strategia articolata su più fronti: almeno tre. All’indomani del voto del Parlamento europeo che ha imposto lo stop alla vendita in Europa di  automobili benzina e diesel dal 2035,la composita ed eterogenea filiera bresciana dell’automotive cerca di reagire in maniera proattiva a un cambiamento di assetto industriale che rischia, secondo le stime, di mettere in discussione qualcosa come ventimila posti di lavoro sul territorio provinciale. Pressione politica sul nuovo Parlamento che si costituirà il prossimo anno, più incentivi per governare la transizione e investire in nuove tecnologie per cambiare l’assetto industriale  del distretto, infine un importante piano di formazione per tamponare la probabile emorragia occupazionale con competenze più in linea col mercato.

@corrieredellasera

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