“Auto stoccate in officine abusive, pezzi rivenduti al mercato nero e una discarica a cielo aperto”, così nove persone sono finite nei guai,
secondo l’ipotesi investigativa, gli indagati avrebbero prodotto false documentazioni che attestavano vendite ed esportazioni di auto all’estero. In realtà però le auto restavano chiuse all’interno di un capannone dove venivano smontate e fatte a pezzi.”
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