Maxi-sequestro da 130mila metri quadri: rifiuti tossici, falda contaminati

Un nuovo e doppio maxi-sequestro nelle ex cave al confine tra Lonato e Desenzano, quelle dove sarebbero dovuti sorgere i cantieri della Tav (da qualche settimana, spostati altrove): i carabinieri forestali di Salò, coordinati dal comandante Giuseppe Tedeschi, hanno posto i sigilli a due terreni per complessivi 130mila metri quadrati. Cinque le persone iscritte nel registro degli indagati, accusate di concorso in discarica abusiva e inquinamento ambientale: tra loro anche i noti imprenditori Bernardo, Giovanni, Marco e Stefano Vezzola, i proprietari dei terreni.

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@BresciaToday

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