“Un nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti organizzato e gestito direttamente dal Ministero dell’ambiente”: così il decreto legge 135 del 14 dicembre 2018, dopo aver disposto l’abolizione definitiva del fallimentare Sistri, avviava di fatto il percorso per la realizzazione di una nuova piattaforma. Il prossimo 15 dicembre, a sei anni esatti da quel decreto, quella piattaforma, il RENTRI, aprirà ufficialmente le porte alle prime imprese obbligate all’iscrizione, in vista dell’avvio della prima fase di operatività dei registri digitali di carico e scarico, fissata al 13 febbraio 2025. Una rivoluzione che, si stima, coinvolgerà in questa prima fase circa 70 mila imprese, chiamate a calare nella propria operatività quotidiana i principi, le regole e gli strumenti della nuova tracciabilità informatica dei rifiuti. Ma cosa comporterà questo per gli operatori? Siamo sicuri di avere tutte le carte in regola per affrontare senza troppi scossoni l’addio a carta e penna e abbracciare il paradigma digitale? A cura della redazione di Ricicla.tv un confronto aperto tra associazioni d’imprese, software house ed esperti di settore per capire a che punto siamo con il RENTRI e che futuro attende le imprese del waste management nazionale.
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Fonte articolo Ecomondo