In un’economia pianificata – e quella socialista con caratteristiche cinesi non fa eccezione – gli aiuti statali sono la regola. Ma le aziende cinesi non possono essere sostenute a vita e così da quest’anno l’industria dei veicoli a nuova energia di cui la Cina detiene oltre il 55% delle vendite dovrà camminare da sola. Pechino da tempo ha fissato le priorità di certi settori, l’auto elettrica, lo spazio, la sicurezza dei dati e le infrastrutture informatiche per citarne alcuni, entro il 2025, ovvero la fine del 14esimo Piano.
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Il Sole 24 Ore