Il Mise sblocca i fondi UE: pronti 417 milioni a Fib per la Gigafactory

È stato atteso per più di due anni e ieri, finalmente, è arrivato il decreto della direzione generale “Incentivi alle imprese” del ministero dello Sviluppo economico (Mise) che sblocca il finanziamento per la Gigafactory delle batterie al litio di Teverola (Caserta) con 417 milioni a valere sul Fondo Ipcei. Destinataria dell’incentivo è la FIB S.p.A, controllata dal gruppo Seri Industrial che, come previsto da un precedente provvedimento adottato in sede europea, godrà di una agevolazione a fondo perduto pari al 100% della spesa. Con i 417 milioni partirà il programma di investimenti di Teverola 2 che potrà essere incrementato successivamente fino all’importo di 505,8 milioni, come stabilito da Bruxelles. Con il decreto, firmato l’8 marzo e comunicato ieri, si raggiunge una tappa importante del cammino verso la transizione ecologica ed energetica e soprattutto a supporto dello sviluppo della mobilità elettrica.

Il progetto di Seri aveva ricevuto autorizzazione al finanziamento dalla Ue sin dal 2019. Solo il 12 luglio scorso è stato pubblicato il decreto interministeriale che avviava gli Ipcei (con un fondo da 1,7 miliardi): si tratta di “Progetti di Comune Interesse Europeo” o meglio di iniziative di collaborazione industriale su scala europea finalizzati a raggiungere obiettivi di innovazione radicale e di grande rilevanza tecnologica e produttiva, con uno sforzo condiviso del settore privato e del settore pubblico, di tutti gli Stati membri. L’altro ieri dunque, è arrivato l’ultimo via libera per il singolo investimento. Il nuovo mega stabilimento verrà realizzato a Teverola (CE) nell’immobile, ex Whirlpool dismesso da anni, che è già nella disponibilità della FIB, su una area di complessivi 265 mila metri quadrati, di cui 82 mila coperti. È prevista la creazione di almeno 670 posti di lavoro.

Batterie e storage
A Teverola saranno prodotte le batterie al litio per le auto elettriche, per il trasporto pubblico per lo storage delle energie rinnovabili. Oggi il progetto si fonda su una stima di vendite, a regime, di tutta la capacità produttiva massima stimata di 7-8 GWh. La Società stima di poter realizzare l’impianto entro 24 mesi dalla emanazione del decreto e di produrla alla massima capacità produttiva, entro fine 2024. La Gigafactory dovrà occuparsi anche di ricerca, sviluppo e del programma per il riciclo degli accumulatori al litio a fine vita. E, vale la pena ribadire, dovrà collegarsi a tutti gli altri Ipcei europei. In questo modo, l’Europa e l’Italia vogliono puntare all’autonomia nella produzione di celle che ancora oggi vengono importate per lo più dall’Asia. Seri Industrial S.p.A. è una società quotata sul mercato EXM di Borsa Italiana. La mission di Seri Industriai è accelerare la transizione energetica verso la sostenibilità e la decarbonizzazione. Il Gruppo (con 150 milioni di fatturato nel 2020 e 800 dipendenti) opera attraverso due società: Seri Plast, attiva nella produzione e nel riciclo di materiali plastici per il mercato delle batterie, l’automotive, il packaging ed il settore idro-termosanitario; FIB, attiva, attraverso il marchio FAAM, nella produzione e nel riciclo di batterie al piombo e al litio per applicazioni nella trazione, industriali, storage e militari, oltre che nella progettazione di impianti per il riciclo delle batterie.

Area ex Whirlpool
A Teverola è già attivo da. fine 2021 un primo stabilimento (Teverolal) in cui si producono celle al litio e si assemblano batterie. La Fib, sempre in area ex stabilimento Whirlpool, tra i comuni di Carinaro e Teverola che sono confinanti, ha una capacità produttiva massima di 33oMWh l’anno, con circa 100 dipendenti per lo più assorbiti dal bacino ex Whirlpool. Qui si realizzano batterie destinate per lo più a settore industriale, dei trasporti, navale, storage e per uso militare. Si tratta, in altre parole, della Fib Spa è controllata dalla Seri Industrial Spa quotata sul mercato Exm di Borsa Italiana prima fabbrica di questo genere avviata in Italia: poiché qui la produzione parte dalle celle (componente fondamentale delle batterie che di solito viene importato da fornitori asiatici) e si completa con l’assemblaggio delle batterie. Il prodotto a breve sbarcherà sul mercato che dimostra grande interesse.

@ilsole24ore

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