Rendere prioritaria la Valutazione d’Impatto Ambientale sugli interventi relativi a PNIEC e PNRR, snellire i controlli sugli impianti di riciclo “end of waste” autorizzati caso per caso, rafforzare il personale tecnico in forza al Ministero della Transizione Ecologica. Ma anche contrastare la frammentazione delle gestioni del servizio idrico integrato. Sono solo alcuni degli obiettivi individuati dalla bozza di decreto legge sulle semplificazioni ambientali, una delle “riforme abilitanti” previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per sciogliere i nodi burocratici che rischiano di ostacolare il completamento delle opere entro la scadenza fissata dall’Ue al 2026.
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