Lo Stato torna all’Ilva, la più grande azienda siderurgica d’Europa: l’accordo, come annunciato da Giuseppe Conte, è in via di definizione e sarà firmato entro il 30 novembre. Il governo, tramite Invitalia – l’agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e per lo sviluppo di impresa guidata da Domenico Arcuri – entrerà con una quota del 50%, mentre il colosso franco indiano ArcelorMittal potrà ridurre la sua quota. Il partenariato pubblico privato prevede un piano articolato per rilanciare il cantiere di Taranto – si parla di circa due miliardi -, che si focalizzerà su transizione energetica, mobilità, trasporto pubblico locale, ecologia, rispetto dell’ambiente, riqualificazione e riforestazione della città e dell’arsenale. Si tratta di una partecipazione obtorto collo, causata da errori strategici commessi dagli ultimi due governi, Conte I e Conte II.
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