“Il ministero della Transizione ecologica è assolutamente necessario. Ci serve per rendere il Paese più moderno e per non perdere la scommessa del Next Generation Eu. Siamo tutti d’accordo. Ma attenzione: c’è un collo di bottiglia che rischia di strozzare questo processo e io lo conosco bene perché ci faccio i conti tutti i giorni. E’ la lentezza del sistema autorizzativo. O risolviamo il problema o lo sprint si spegnerà sul nascere”. Alessandro Bratti somiglia un po’ al nuovo governo: è un emiliano bilingue che parla il linguaggio della tecnica e quello della politica.
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