Tutto ha avuto inizio quando un 60enne, dovendo acquistare un’auto nuova e demolire il sua, si è rivolto a quello che credeva un regolare autodemolitore, poi invece risultato cessato per fallimento, consegnando l’auto da demolire e ricevendo la relativa documentazione. Il falso demolitore, fallito quindi non più abilitato ad esercitare, ha preso in carico l’auto che doveva essere demolita, si è fatto pagare il corrispettivo dovuto (spesa dell’annotazione della radiazione al PRA che varia da un demolitore all’altro e che serve esclusivamente per cancellare l’auto dal Pubblico Registro e a sospendere quindi anche il pagamento del bollo auto) e poi è sparito.
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