British Steel è sull’orlo del collasso: per evitare l’amministrazione controllata il secondo gruppo siderurgico in Gran Bretagna deve ottenere 30milioni di sterline di finanziamenti di emergenza dal Governo. I posti di lavoro dei 5mila dipendenti diretti sono a rischio, così come quelli delle 20mila persone che lavorano nell’indotto.
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