Nel cuore produttivo del Paese c’è un rischio radioattivo poco noto e minimizzato. In Lombardia, soprattutto nel Bresciano, e in misura minore in Veneto, sono state fuse in fonderie e acciaierie fonti di Cesio 137, di Radio 226 e di Cobalto 60, arrivate quasi sempre dall’Est Europa.
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