
Entravano “rottami metallici”, uscivano “fatture false“. Da una parte una rete di “cenciaioli” raccoglievano rifiuti metallici come rame, ferro, ottone, alluminio. Dall’altra un gruppo di imprenditori metteva a disposizione le proprie “piattaforme di raccolta” per dare una “giustificazione cartolare”. Per approfondire clicca qui @ilFattoQuotidiano
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