Magazzini pieni di stemmi, copri-cerchi o copri-mozzo quasi uguali agli originali. Di tutte le case automobilistiche. Sono stati scoperti a Torino come a Pavia fino a Matera, dove insieme a ricambi non autentici si immettevano nel mercato oli lubrificanti provenienti dall’Est d’Europa in una girandola di fatture false, società inesistenti e prestanome.
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Fonte articolo Il Sole 24 Ore