Dalle batterie esauste il litio per nuovi accumulatori. E poi nickel, cobalto, rame e manganese. La Glencore punta, per mezzo della controllata Portovesme srl, sull’economia circolare e sul riciclo delle batterie giunte a fine vita. Il progetto, dopo la presentazione alla Commissione europea, è ora in fase di affinamento per il percorso autorizzativo che dovrà passare per il ministero dell’Ambiente.
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Fonte articolo Il Sole 24 Ore