Dagli opifici artigianali alle officine meccaniche di manutenzione e riparazione, l’Italia delle piccole e piccolissime imprese è chiamata alla prova della nuova tracciabilità informatica dei rifiuti. Sono circa 200 mila, si stima, le attività economiche che dalla prossima settimana dovranno abbandonare progressivamente carta e penna per passare alla tenuta digitale degli adempimenti, secondo le regole del nuovo sistema Rentri, arrivato al terzo e ultimo scaglione di iscrizioni. Dopo grandi imprese, gestori ambientali e produttori tra 50 e 10 dipendenti, dal prossimo 15 dicembre scatterà l’obbligo di iscrizione per i produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti.
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Fonte articolo Ricicla news
