Bisogna evitare il “dramma” industriale che potrebbe arrivare alla fine dell’anno. C’entrano il Green Deal, le possibili multe alle case automobilistiche se non raggiungessero le quote di elettrico e il costo dell’energia in Italia, che è quasi il triplo rispetto ad altri Paesi costruttori. La soluzione se non cambieranno regole e prezzi? Chiudere le fabbriche. Stellantis usa l’arma finale per spingere l’Unione Europea e il governo a mettere in campo uno dei tre pilastri decisivi per rispettare i vaghi impegni presi negli scorsi mesi. Non ne fa mistero il responsabile per l’Europa, Jean Philippe Imparato: “In Francia il Megawattora lo pago 65 euro, in Spagna 80, in Italia lo pago più di 180. E parliamo di competitività. Se per una volta possiamo fare squadra e abbassare questo costo sarebbe fantastico. A 180 euro la competitività è ammazzata”. Allo svantaggio italiano legato ai maggiori costi di produzione, si aggiunge la vicenda dalle multe sulle quote di auto elettriche: “Se per fine anno le cose non cambiano dovremo prendere delle decisioni toste, come la chiusura delle fabbriche”, ha detto citando quella di Atessa, dove si produce il Ducato, agli Stati generali dell’energia organizzati da Forza Italia alla Camera.
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Fonte articolo Il Fatto Quotidiano