Avevano atteso il momento propizio e, incappucciati, si erano introdotti negli impianti della discarica di Fermo con un’auto rubata, avevano reciso i cavi in rame con attrezzi prelevati sul posto ed erano fuggiti con una refurtiva di 100mila euro. A distanza di cinque mesi due dei componenti della banda, grazie ad una serrata indagine dei carabinieri, hanno un nome e un volto.
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Fonte articol Il Resto del Carlino