«È il giorno della liberazione»: Donald Trump ha esordito senza mezzi termini, mantenendo la minacciosa promessa di sollevare il sipario su aggressivi dazi verso tutti i partner degli Stati Uniti, rivali e alleati. La formula, più drastica di quanto atteso da molti operatori, prescrive il 10% minimo su pressoché tutto l’import negli Usa. E tariffe molto più elevate, doppie, triple e fino a sfiorare il 50%, per una sessantina di paesi considerati i più sleali nell’interscambio, una lista nera che va dall’Unione Europea al Giappone, dalla Corea del Sud alla Cina.
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Fonte articolo Il Sole 24 Ore