Il nuovo sistema, ideato dagli scienziati della Central South University di Changsha, della Guizhou Normal University e del National Engineering Research Center of Advanced Energy Storage Materials, utilizza microbatteri per scomporre litio, nichel, cobalto e manganese, impiegando la glicina come agente di estrazione. Questo amminoacido consente di evitare l’uso di sostanze chimiche aggressive, riducendo al minimo la produzione di sottoprodotti tossici.
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Fonte articolo Matteo Valenza